BASILICA DI SAN VITALE A RAVENNA

(L’incanto ravennate di tre tesori dell’arte, attraverso il mio sguardo)

Nella Basilica di San Vitale il fascino dell’esterno è dovuto al fatto che l’ordine e la simmetria non sono le caratteristiche principali dell’edificio. Il dinamismo, accentuato dalla compenetrazione di solidi geometrici, viene accresciuto dalla presenza degli innumerevoli tetti disposti a diverse altezze, con diverse forme e dimensioni. L’architettura di ogni solido è molto semplice, ma il modo di unire e di armonizzare le singole parti diventa speciale: ognuna di queste (se ne contano dodici, con altrettanti tetti, comprese le torri scalarie) ha una precisa funzione irrinunciabile. Gli spazi sembrano pensati più per necessità pratica che estetica, dovendo appagare ogni necessità del rito. Sarà soprattutto la bellezza delle decorazioni a tradurre il prezioso valore del messaggio spirituale e storico, attraverso l’arte musiva e la preziosità della pietra. Esternamente, lo sguardo diventa instancabile mentre percorre le superfici, senza soffermarsi troppo su ogni singola porzione archtettonica, continuando a trovare scorci sorprendenti.

Basilica di San Vitale, Ravenna. Perimetro m. 49,16 x 37,6.

MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA

(L’ incanto ravennate di tre tesori dell’arte, attraverso il mio sguardo)

E’ incredibile come l’esterno di un edificio così piccolo e dalle forme semplici possa destare tanta suggestività dal primo sguardo. Per quanto mi riguarda la risposta va ricercata nelle proprzioni, ancor più che nel valore e nel significato storico. L’edificio è una inevitabile sintesi tardo antica di architettura etrusca, greca, romana e bizantina. La sua attrattività è dovuta anche ai diversi valori artistici che ne conseguono: semplicità esterna e complessità interna, povertà e ricchezza di materiali, piccole dimensioni e grande spiritualità. E’ come se l’edificio potesse appagare ogni propensione del gusto artistico. Il contrasto tra i mattoni all’esterno e le tessere musive all’interno è l’aspetto estetico più efficace e adatto a destare sorpresa anche al visitatore bene informato. E’ evidente che il periodo ravennate considera la tenica come presupposto fondamentale dell’arte.

BATTISTERO NEONIANO (O DEGLI ORTODOSSI)

(L’incanto ravennate di tre tesori dell’arte, attraverso il mio sguardo)

Il battistero neoniano ha forme semplici all’esterno, in mattoni a vista. L’interno è decorato con mosaici (preferiti all’affresco), marmi pregiati e porfido: si riconferma la simbologia del pensiero cristiano, che vede il corpo solo come strumento dello sviluppo interiore. Anche la simbologia della pianta ottagonale vuole trasmettere il credo sull’infinità dello spirito. L’ arco a tutto sesto delle finestre e le quattro absidi poste alternativamente sugli otto lati del battistero addolciscono la linearità degli spigoli. Il fonte battesimale, anch’esso ottagonale, è il nucleo centrale dell’edificio e sottolinea la sua fondamentale presenza col colore che solo il porfido rosso può offrire. All’interno prevalgono i colori freddi nel mausoleo di Galla Placidia e caldi nel battistero neoniano: l’interpretazione del colore segue la funzionalità dell’edificio e il suo significato. Il blu notturno interpreta bene il ritorno dello spirito al cielo ed i colori caldi traducono altrettanto efficacemente la venuta sulla terra.

Battistero degli Ortodossi o Neoniano. V secolo